" I nostri sensi amano ingannarci, e gli occhi sono i più ingannevoli di tutti. Ci inducono ad avere troppa fiducia in loro. Crediamo di vedere quello che c'è intorno, ma quello che percepiamo è solo la superficie. Dobbiamo imparare a comprendere l'essenza delle cose, la loro sostanza, e per fare questo gli occhi ci sono più di impedimento che altro. Ci inducono a distrarci, e noi ci lasciamo abbagliare. Chi si fida troppo dei propri occhi trascura gli altri sensi, e non intendo solo le orecchie o il naso. Parlo di quell'organo che è dentro di noi e per il quale non c'è un nome. Chiamiamolo la bussola del cuore."
“L’arte di ascoltare i battiti del cuore” è un romanzo avvincente, costruito con notevole maestria attraverso un intreccio che non annoia mai il lettore, ma lo trasporta, facendogli persino perdere il fiato, in un groviglio di emozioni e di sensazioni di una forza devastante. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato in attesa di comprenderne il punto d’arrivo e la fine. La notevolissima capacità dello scrittore sta tutta in questo eccezionale modo di intrecciare storie, nomi, personaggi non sempre chiaramente legati tra di loro per poi ricomporre il complicato puzzle solo nelle ultime pagine. Il finale è del tutto inatteso, a sorpresa, spiazzante, ma emozionante, delicato e di una tenerezza che scalda il cuore fino alle lacrime. Una lezione d’amore come pochi saprebbero dare, una storia che coccola il nostro cuore e ci fa scoprire il senso ultimo e profondo di un sentimento che, quando è vero, valica i confini dell’immediato, oltrepassa tutto ciò che è materia o contatto per farsi spirito che arde e si alimenta di se stesso. Una storia d’amore tra due persone che la vita separa, ma che continueranno, pur senza vedersi e parlarsi, a nutrire quella fiamma sottile che non ha mai smesso di ardere nel loro cuore. Una storia che ci ricorda che l’amore è un sentimento puro, che ha bisogno di cura e di tempo per palesarsi e per vivere per sempre. In una Birmania dai ritmi così diversi, così dannatamente lenti rispetto ad un Occidente frenetico e che ha perso il gusto e il senso profondo del tempo, il lettore viene condotto in una società fatta di piccole cose, di pregiudizi, di discriminazioni, di odori che quasi si sentono, di profumi che diventano parte della storia e di un uomo con una dote fuori dal comune: saper ascoltare i battiti del cuore di ogni essere vivente e della sua donna. Una qualità che può appartenere solo a chi ha veramente compreso il valore del tempo e, soprattutto, dell’esistenza non monetizzandola, ma rintracciandone il segreto più puro e più profondo.
"Ci sono momenti che una persona non dimentica più per il resto della vita. Che si imprimono nell'anima, lasciano cicatrici invisibili su una pelle invisibile. E se in seguito le si tocca, il corpo freme di dolore fin nei pori"
“Gli accordi del cuore” è un romanzo che rappresenta un viaggio alla scoperta di se stessi, un viaggio per ritrovare quella pace del cuore che ciascuno sente di dover cercare, a cui non possiamo rinunciare, sebbene frenati dai mille impegni e dalle mille preoccupazioni di ogni giorno che sovente ci allontanano da noi stessi e ci riducono ad automi che non riescono più neppure a capire che cosa vogliono o che cosa sentono. Ancora l’amore al centro della vicenda, l’amore come forza motrice dell’universo e della vita stessa (Novalis diceva...” l’Amore è l’amen dell’Universo”), l’amore come elemento irrinunciabile per essere felici. Nel romanzo si legge: “ …Da quante persone dobbiamo essere amati per essere felici? Due? Cinque? Dieci? O soltanto da una? Quell'una che ci apre gli occhi. Che ci toglie la paura. Che dà senso al nostro essere…”. La ricerca di amore, una ricerca della felicità che passa attraverso quelle domande che ciascuno di noi si pone nell'arco della propria vita, le cui risposte diventano l’essenza della vita stessa, la scoperta dei propri bisogni e il raggiungimento della pace del cuore. Il romanzo ci spinge dolcemente a riflettere sull'inutilità di una vita senza amore, senza donarsi agli altri, ad acquisire la consapevolezza che un' esistenza scandita da un cuore “scordato”, che non sa più suonare la melodia giusta, ma che percepisce il disagio del suo battito è priva di valore. Un viaggio che il lettore, insieme a Julia, la protagonista, compie cercando la propria anima e il senso profondo della propria vita, un viaggio per comprendere non solo che non siamo fatti per stare da soli, ma che solo nell'amore realizziamo l’essenza vera e profonda della natura umana: compiamo il nostro destino donandoci agli altri, amando incondizionatamente fino al dono supremo della vita stessa, per proteggere coloro che amiamo. Un inno all'amore, alla vita, alla capacità di fare scelte che ci consentano di riempire il nostro cuore e “accordarlo”, affinché il suo battito ci accompagni e segni la nostra strada, affinché il suo battito si muova al ritmo dell’universo. La protagonista, attraverso una storia che, come è solito fare Sendker, si snoda in un groviglio che crea attesa, angoscia, dolore e amarezza nel lettore, arriva a trovare se stessa e la sua felicità imparando che pure un’anima dannata o con un karma negativo può, attraverso questa forza misteriosa e di incommensurabile potenza, liberarsi dal dolore e dalla condanna all'infelicità e riscattarsi in pienezza. L’amore, in tutte le sue coniugazioni, è l’unico vero motore dell’universo ed è l’unica forza in grado di assicurarci la felicità, che sta tutta nel donarsi agli altri e nel provare amore incondizionato, amore che nulla si aspetta di ricevere in cambio, ma generoso e che si compie nella totale gratuità. Sullo sfondo ancora la Birmania con la sua lentezza, con la sua cultura, con la fede in Buddha, con le sue paure e superstizioni, con le sue violenze, ma con il senso dell’accoglienza e dell’ospitalità, pur nella povertà, e con il diktat che la propria felicità si costruisce insieme a quella degli altri. La storia di Julia si interseca con quella di una madre che non sa amare i suoi figli in egual modo e che ne condanna uno a convivere con il senso dell’ abbandono e del rifiuto, sebbene si legga nel romanzo: "...la verità del singolo risiede nella sua anima, e tale verità non è immutabile, ma può cambiare. Ogni essere umano è libero e nessuno può ferirci, salvarci o cambiarci tranne noi stessi". Ancora una storia di speranza e di ricerca appagata attraverso il superamento delle proprie paure e dei propri dolori: solo liberandosi da ciò che ci ha ferito o ci ha fatto soffrire possiamo vivere in pienezza la nostra vita e solo l’amore può restituirci alla felicità. Non c’è nulla che valga per sempre, non ci sono storie già scritte e che non si possono cambiare, ma c’è sempre la possibilità di riscattare un’esistenza grigia e senza senso, se solo abbiamo il coraggio di affrontare i nostri demoni, di compiere un percorso di conoscenza del dolore, senza fuggire, per poi essere finalmente liberi e con il cuore pronto a ricominciare.
Libri che ti cambiano la vita, libri da cui trarre insegnamenti. È passato diverso tempo da quando ho letto questi due capolavori, però mi ricordo perfettamente le sensazioni provate mentre leggevo, e quelle sensazioni non spariranno mai. Mi ricordo, quando ho finito di leggere "Gli accordi del cuore", ho posato il libro e pensavo a quanto è stato bello, interessante, intrigante, coinvolgente, appassionante, toccante, intenso.
RispondiEliminaMa la cosa che mi ha colpito di più è che questi libri hanno cambiato un qualcosa dentro di me che non si può spiegare. Pure uno come me si è emozionato ad una storia del genere.
E appena finiti di leggere sono rimasto anche con l'amaro in bocca, pensando:"e adesso?? Cosa faccio?? Cosa leggo??"
Insomma, è una sensazione mista di deliza e tristezza.
Sconsigliato per chi è malato di glicemia!
RispondiEliminaTemevo mi schizzasse alle stelle facendomi giungere alla morte. La verità è che volevo uccidermi io pur di non continuare a leggere, adatto per persone molto sensibili probabilmente. Attenzione non è una critica allo stile, alla gradevolezza e in definitiva non è nemmeno una critica al libro in se. E’solo che io sono geneticamente sono predisposto a detestare queste storie d’amore ipermielose. Non le sopporto, mi irritano il sistema nervoso.
Neppure io amo le storie che alzano la glicemia alle stelle, ma credo che questa storia d'amore ci riporti un po' al senso profondo di un sentimento che abbiamo dimenticato e che leghiamo all'apparenza o al solo contatto! Comunque lieta di avere il tuo parere, anche se diverso dal mio!
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