Penso alla solitudine di questo bambino, al senso di vuoto con cui dovrà fare i conti, ai perché cui dovrà dare risposte, al senso di frustrazione che dovrà imparare a gestire, al senso di solitudine profonda e irrimediabile con cui dovrà imparare a convivere. Nel profondo, tuttavia, voglio sperare che questa società che non ha saputo proteggere la sua mamma tanto coraggiosa e forte, sappia offrire a questo bambino tutto l’aiuto possibile perché lui possa metabolizzare questa tragedia, perché non cresca nell'odio e nel desiderio di vendetta, perché si spezzi questa maledetta catena di male per male, perché lui abbia la possibilità di scegliere senza sentirsi segnato da un destino già scritto e che non si può cambiare. Mi piace credere che questo bambino sia messo in condizione di superare il dolore, il male, di comprendere che spesso non ci sono risposte esaurienti a tutto ciò che la vita ci pone innanzi, ma che c’è sempre la possibilità di prendere in mano il proprio destino e volgerlo al meglio. Questo bambino dovrà “perdonare” e non in senso cristiano, ma dovrà perdonare nel senso di accettare e lasciar andare i fantasmi che lo tormenteranno e non gli daranno pace. Spero che qualcuno ricorderà a questo bambino, una volta adulto che, come scrive M. Gramellini: “ I se sono il marchio dei falliti! Nella vita si diventa grandi nonostante”. Buona vita piccolo!!!!!
giovedì 11 luglio 2013
FERMIAMO QUESTA STRAGE
Penso alla solitudine di questo bambino, al senso di vuoto con cui dovrà fare i conti, ai perché cui dovrà dare risposte, al senso di frustrazione che dovrà imparare a gestire, al senso di solitudine profonda e irrimediabile con cui dovrà imparare a convivere. Nel profondo, tuttavia, voglio sperare che questa società che non ha saputo proteggere la sua mamma tanto coraggiosa e forte, sappia offrire a questo bambino tutto l’aiuto possibile perché lui possa metabolizzare questa tragedia, perché non cresca nell'odio e nel desiderio di vendetta, perché si spezzi questa maledetta catena di male per male, perché lui abbia la possibilità di scegliere senza sentirsi segnato da un destino già scritto e che non si può cambiare. Mi piace credere che questo bambino sia messo in condizione di superare il dolore, il male, di comprendere che spesso non ci sono risposte esaurienti a tutto ciò che la vita ci pone innanzi, ma che c’è sempre la possibilità di prendere in mano il proprio destino e volgerlo al meglio. Questo bambino dovrà “perdonare” e non in senso cristiano, ma dovrà perdonare nel senso di accettare e lasciar andare i fantasmi che lo tormenteranno e non gli daranno pace. Spero che qualcuno ricorderà a questo bambino, una volta adulto che, come scrive M. Gramellini: “ I se sono il marchio dei falliti! Nella vita si diventa grandi nonostante”. Buona vita piccolo!!!!!
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La madre degli ignoranti è sempre incinta e purtroppo sono gli altri che soffrono. Sono sempre le persone buone, senza colpa, senza peccato, le persone con il cuore puro, sono queste persone che soffrono. Che ingiustizia. I bambini dovrebbero essere la salvezza dell'umanità, e invece vengono "distrutti".
RispondiEliminaL'anima di quel piccolo sarà sempre macchiata, e spero con tutto me stesso che trovi la forza di andare avanti.
Se esiste, spero che il paradiso sia prenotanto per quelli che hanno vissuto l'inferno sulla Terra.
Penso che noi maschi non siamo stati educati al rifiuto e all'abbandono che insieme col senso del possesso sia delle cose che delle persone diventano un mix micidiale. fortunatamente la violenza cieca ha risparmiato il bambino, perché purtroppo non va sempre così, spesso l'uomo si vendica anche commettendo la violenza più bestiale, falcidiando una vita in divenire. Penso che noi operatori della scuola potremmo dare un valido contributo alla conoscenza del fenomeno e alla disanima della coscienza dei giovani.
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