Il Bambino invisibile è un libro avvincente che racconta la storia di Manuel, un bambino di soli cinque anni che vive una esperienza forte e al di fuori di ciò che può essere per noi "normale". Un'amica mi ha consigliato di leggere questo libro e, devo dire in tutta onestà, è stata un'emozione straordinaria che ho subito voluto condividere con i miei studenti. Essere insegnante di
italiano in un istituto professionale è una sfida continua, è un cercare
strategie efficaci per insegnare ai ragazzi ad amare la lettura, a scoprire che
tipo di soddisfazioni derivino dalle belle storie e quanta ricchezza si possa
guadagnare a livello culturale, emozionale e personale. Ho chiesto ai miei
alunni di leggere “ Il bambino invisibile” perché ho trovato in questa storia
una carica di energia straordinaria, perché di questo racconto non mi resta la
tristezza dell’ennesima storia di degrado e dolore, ma la speranza che si rinasce anche se tutto sembra dire il contrario. L’immagine del racconto
impressa nella mia mente è proprio quella di un bambino che osserva entusiasta
come si costruisce un aquilone e, sebbene escluso dal gruppo, sa guardare,
osservare, ha il dono dell’intelligenza e può, una volta rimasto solo,
costruire con estrema soddisfazione il suo aquilone!!!!! Questo passaggio mi ha
fatto pensare alle tante storie difficili, di disagio, di sofferenza che nel
corso degli anni ho ascoltato dai miei studenti, alle parole che a volte ho
dovuto trovare per consolarli, per non farli sentire soli….ora non una parola
ma una storia!!! La storia di chi ha fatto del dolore un punto di forza, di chi
ha saputo non piangersi addosso, ma ha fatto della sofferenza un momento di
costruzione di una vita gioiosa e aperta alla speranza. Il messaggio che resta,
o che a me è rimasto, è proprio la certezza che ognuno ha infinite risorse
dentro di sé per ricominciare dieci, cento, mille volte. Non credo si cancelli il
dolore, ma l’immagine di questo bambino tenace, ostinato, che non ha ceduto
alla vendetta e all’odio, ma ha scelto l’amore, ha scelto la positività, ha
scelto di non farsi piegare da una vita che sembrava avversa e ostile e ha
vinto, è di una forza straordinaria.
Non la solita storia triste, ma una storia
che insegna, educa e lancia un messaggio positivo: la storia di Manuel è la
storia di tutti, l’energia di Manuel è l’energia di tutti, non un uomo fuori
dal comune, ma un uomo come tanti, che ha sofferto come tanti e che ha saputo
usare quel potenziale straordinario che ogni uomo ha dentro di sé! Una storia
di speranza, una storia di vittoria che può essere di stimolo per una
riflessione sul fatto che in qualsiasi momento e quando meno ce lo aspettiamo
la vita può cambiare e riservare delle grandi sorprese: a noi la scelta di
lottare o di lasciarci sconfiggere senza tentare l’impensabile!
Ho avuto il piacere di
conoscere il protagonista di questa incredibile storia, in occasione di un
incontro organizzato proprio per parlare di questa insolita vicenda. E’ stato
un incontro emozionante, l’uomo che ci ha parlato è un uomo semplice, diretto,
senza troppe sovrastrutture e ancora incredibilmente capace di emozionarsi e di
emozionare. Non il solito protagonista in cerca di pietà, ma in lui ho trovato
una grande dignità nel dolore e una voglia di vivere coinvolgente. Mi
piacerebbe davvero invitare a leggere questo libro semplice nella struttura,
limpido nella forma e denso nei sentimenti, che fa riflettere a qualunque età:
possono riflettere i giovani su quanto siano fortunati ad avere un tetto, delle
persone che si curano di loro e gli garantiscono un futuro, ma anche i genitori
perché ricordino il ruolo fondamentale che hanno nella vita dei propri figli e
la responsabilità di assicurare ai propri figli amore, amore, amore come mamma
Isabel. Infine possono leggerlo gli educatori, tutti coloro che aiutano i giovani
a crescere affinché ricordino l’importanza del ruolo che rivestono e il compito
di “ vedere” le persone che hanno di fronte ogni giorno. Il prossimo autunno
Manuel Antonio Bragonzi incontrerà i miei studenti e so che ci regalerà nuove
emozioni!
Io l'ho già scritto su Facebook, e lo riscrivo tranquillamente pure qui.
RispondiEliminaIo ho scoperto da poco l'importanza della lettura, e quindi non ho letto molti libri ma quelli che ho letto mi sono piaciuti moltissimo e soprattutto mi sono stati di grande aiuto.
Questo libro, oltre a farmi emozionare, mi ha fatto anche pensare. Capiamo l'importanza delle cose e delle persone che abbiamo solo dopo averle perse. Manuel ci insegna ad apprezzare la vita, e le sue più piccole creature. Io non sono in grado di descrivere niente, non so mettere le sensazioni e i sentimenti su un foglio, ma lei prof, ci è riuscita. è riuscita a trasmettere una grande quantità di sensazioni a me, e spero a tutti quelli che leggono l'articolo.
Io sono fiero di avere un'insegnante come lei, e spero con tutto il cuore di averla anche l'anno prossimo.
E' la parte più bella di questo lavoro: toccare il cuore dei ragazzi e vincere la scommessa che si può insegnare ad amare la lettura, ad amare la letteratura. Grazie Sebastian , il regalo più bello siete voi, i MIEI ragazzi!!
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