" Sono omosessuale, nessuno capisce il mio dramma e non so come farlo accettare alla mia famiglia": sono le parole disperate che un giovane quattordicenne ha scritto prima di lanciarsi nel vuoto per porre fine ad un dolore che non riusciva più a sopportare, spaventato dalla sua diversità, soffocato dall'angoscia e dalla paura
del giudizio di una società fintamente bacchettona e moralista. Si muore ancora
per essere diversi…ma da chi? Quando si parla di omosessualità mi riaffiora il
ricordo del mio migliore amico, Daniele, che dopo un percorso faticoso,
sofferto e costellato di insidie mi chiamò per dirmi che doveva vedermi per
confessarmi una cosa che mi avrebbe lasciato senza parole( cosa assai
difficile!): era gay !!!!!! La mia reazione è stata di sorpresa in quanto io lo
sapevo da un pezzo, ma poi gli ho chiesto in che modo questa sua consapevolezza
avrebbe cambiato il nostro splendido rapporto. A distanza di quasi 25 anni so
che non è cambiato nulla, che abbiamo camminato insieme condividendo momenti
belli, difficili, assurdi amandoci teneramente come due esseri umani possono
fare.Gli omosessuali hanno due occhi, due orecchie, due gambe, due braccia,
bevono, mangiano, dormono e amano: perdonatemi, ma non riesco a capire in cosa
siano diversi!!! Amiamo le persone e basta e credo davvero che nessuno di noi
si ponga il problema di che tipo di rapporti sessuali abbia un amico o
un’amica: in camera da letto, tra due persone che si amano e che sono
consenzienti, può essere legittimo tutto, pertanto perché ci soffermiamo in
maniera morbosa sul fatto che due uomini o due donne possano amarsi? Persino il
Papa, sconcertando e lasciando basiti i suoi interlocutori, ha detto
chiaramente:” Chi sono io per giudicare un omosessuale?” e noi chi siamo? Diversi
sono gli uomini che picchiano e violentano le donne o i bambini, diversi sono
gli assassini, i truffatori, coloro che offendono la dignità e i sentimenti dei
loro simili, non gli omosessuali che di diverso, lasciatemelo dire, hanno il
dolore che questa società meschina e ottusa gli provoca. Mi rattrista che
questo tempo si lasci fagocitare da mille, inutili preoccupazioni e poi lasci
morire suicida un adolescente schiacciato dalla paura di non essere accettato
da una società sessista e macha oltre ogni limite. Oggi mi è capitato di
leggere che in Germania propongono di non assegnare un sesso ai neonati, ma di
indicare con una X l’attribuzione di un genere maschile o femminile, in attesa
che il bambino abbia le idee chiare su ciò che vuole essere. Forse a ciascun
essere umano dovrebbe essere garantita la libertà di scegliere e di seguire il
proprio cuore senza dare un peso così rilevante alla categoria sessuale, in
quanto ognuno vive la propria sessualità, che sia etero o omosessuale, nel
chiuso della propria stanza, ma ciascuno deve essere garantito e tutelato nella
libertà dei propri sentimenti. Provo un profondo senso di frustrazione pensando
alla solitudine di questo giovinetto, spaventato e intimorito dalla cattiveria
di un mondo che ancora non ha compreso una verità essenziale: siamo persone e
nulla più e ognuno ha il diritto e il dovere di essere felice e di vivere
secondo le proprie inclinazioni. Persino un mio alunno, qualche anno fa, sentì il
bisogno di rivelarmi questo segreto: a lui riuscii solo a dare un caldo
abbraccio, consapevole del percorso dolorosissimo che aveva dovuto compiere per
giungere a quella consapevolezza, lui così bello, intelligente e speciale. Potrei fare bella mostra di omosessuali famosi o riferirmi alla storia antica, quando essere omosessuali era "normale", ma questa disquisizione potrebbe indurre a pensare che servono esempi unici e rilevanti per " normalizzare" ciò che è già normale. Mi piacerebbe
una società in cui non fosse richiesto di esprimere la propria categoria
sessuale, in quanto questo dato mi sembra irrilevante e superficiale, ma una
società che assicuri a ciascuno di vivere la propria vita affettiva e sessuale
in pienezza e con la riservatezza che è diritto di tutti. Non facciamo crescere
i nostri figli con i paraocchi, ma insegniamo il rispetto per tutti gli esseri
viventi, non demonizziamo gli omosessuali, non confondiamo omosessualità e
pedofilia , mettiamo ordine semplificando i nostri rapporti con le persone che
ci stanno intorno e che non possono morire di indifferenza o di “ diversità”.
Gli omosessuali non sono più sensibili, più simpatici o più attenti alle
persone, sono uguali agli altri e possono essere pure insensibili, strafottenti
e idioti, proprio come tutti gli altri esseri umani. Non permettiamo a nessun
giovane adolescente di vivere la propria sessualità come un macigno che
potrebbe essere troppo pesante da portare da solo: educhiamo alla vita in
tutte le sue forme e nella sua grandiosa diversità.
Quando senti dire da una ragazza, alla sua ragazza, "Sei la migliore amore!"...beh...io riesco solo a pensare che è questo l'amore che vorrei anche per me!
RispondiEliminaChe poi sia tra uomo e donna, tra donna e donna, tra uomo e uomo qual è il problema se a me non fan del male? Anzi, nell'esempio che ho riportato sopra mi ha messo semplicemente di buonumore sentire certe parole!
Se dovessi avere dei figli e dovesse capitar loro di rendersi conto di essere omossessuali, mi preoccuperei 'solo' dei problemi che potrebbero avere ad affrontare il futuro in una società che, purtroppo, non credo sarà in grado a breve di capire quali siano i veri problemi!